5/27/2008

Scontrini fantasma e rampanti evasori

Partiamo da quello che ho visto.
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Recentemente mi sono accorto che sedendosi in locali come pub o bar con servizio ai tavoli alcuni gestori evadano le tasse non emettendo lo scontrino. Il trucco è semplice da osservare: il cameriere arriva con il palmare a prendere le ordinazioni, trasmette la comanda alla cucina, torna con le ordinazioni e una cosa che assomiglia ad uno scontino, la gente paga, consuma e va via. Ma quello che sembra uno scontrino è solo la comanda, in piccolo in basso trovate la dicitura "non fiscale, ritirare lo scontrino alla cassa". Se non andate alla cassa non verrà emesso alcuno scontrino, se ci andate vi guarderanno malissimo (almeno così è capitato a me). Inoltre se dovesse arrivare un controllo della finanza non sono tenuti a mostrare i dati transitati dalle comande ma solo quelli fiscali... i due sistemi infatti sono distinti e separati e non comunicano tra loro. Risultato ipotetico di una serata: 200 consumazioni, 50 scontrini, 150 scoparsi nel buco nero o evasi in nero... Yeah!!!

Quello che non visto e di cui non posso confermare la veridicità in alcun modo.
Vi è mai capitato che viaggiando in treno o in aereo le persone vi raccontino gli aspetti più inconfessabili della propria vita? In aereo un imprenditore nel settore moda mi spiegò come aveva risolto i suoi problemi con il made in italy... "facciamo tutto in Cina poi a Modena completiamo i pezzi con il minimo... mettiamo i bottoni e aggiriamo la legge, infatti basta questo per essere considerato manufatto in Italia... e sai una cosa a lavorare in quella azienda di Modena sono quasi tutti cinesi" seguono risate... le sue però. Recentemente invece sul treno ho conosciuto un tizio che lavora come commerciale per un'azienda che produce registratori di cassa. Era un po' alticcio e sembrava attraversare un brutto momento; spero che ciò che mi ha raccontato fosse tutta una frottola. Mi ha spiegato come fanno i commercianti più astuti a fare scomparire gli scontrini (questo spiegherebbe lo strano fenomeno italiano dei gioiellieri poveri emerso dalle dichiarazioni dei redditi 2005 pubblicate online). Un registratore di cassa ha una parte meccanica e una software; quando l'azienda produce un nuovo modello viene la finanza per omologarlo. I sorgenti del software vengono inoltre depositati. Ottenuta l'omologazione e piazzati i pezzi su mercato si passa al lato oscuro della faccenda. Si aggiornano le casse con un software modificato (lavoro a suo dirsi fatto dalle aziende stesse o da esperti personaggi esterni che operano in tal senso). Ad un controllo superficiale la versione del software apparirà la stessa ad esempio la 1.6.2.01; in realtà invece conterrà delle simpatiche utility: nel gergo dei videogamers le chiameremmo CHEATS. In sostanza digitando una combinazione precisa di tasti la cassa esegue determinate funzioni. Esempio: digitando 10 000 # canc canc # vengono eliminati dalla memoria gli ultimi 10 scontrini. Sempre a detta di questo commerciale pare che queste speciali funzioni siano le prime "caretteristiche" richieste dai commercianti. Per i controlli nessun problema, dovrebbero sequestrare la cassa, estrarre il software e fare un pò di reverse engineering per estrarre le combinazioni nascoste... roba da hacker insomma. Restano quindi in giro degli scontrini fantasma che nessuno ha mai ufficialmente emesso. Fantasmi.
Veramente spero che quel tizio fosse un gran pallonaro, magari vendeva stufe e ha deciso di intrattenermi con questa storiella... in caso contrario rabbrividisco.

1 commento:

Giulio GMDB© ha detto...

Dicono che a pensar male si fa peccato ma molto spesso ci si azzecca...

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