
II) riflessione - l'opposto - il moto
Sono davvero convinto che la fotografia rubi l’anima alle persone e alle cose. La cosa che mi ha sempre attratto nel mezzo fotografico è la capacità di fermare il tempo per un istante, la potente irruenza con cui comunica l’instabilità delle cose del mondo. Basta solo un istante perché la persona ritratta e quella reale non coincidano, perché materia fotografica e materia di carne divergeranno sempre di più; il tempo inesorabile nel suo trascorrere mostra il suo volto per un momento per poi travolgere tutto. Noi siamo già il passato in questo preciso istante. Non facciamo fotografie... indegnamente rubiamo frammenti di tempo per provare la vertigine.
2 commenti:
Quindi il presente non esiste perché quando lo pensiamo è già passato.
Hai letto L'infinito istante? Ciao.
Si è come tu dici ma anche il suo opposto è altrettanto vero o altrettanto falso se preferisci.
Non ho letto il libro ma lo trovo interessante, lo metto in coda, grazie.
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